Perché mettere in menù il dessert monoporzione?

Il dolce è un momento fondamentale del pasto e servire un dolce elegante ed invitante è sicuramente una ottima occasione per far dire wow al cliente.

Il dessert è l’ultimo ricordo che il cliente avrà dell’esperienza che ha vissuto nel tuo locale.

Non servono talvolta ricette particolari, ma la giusta accortezza nei gusti proposti, nell’impiattamento e nella forma.

Il dessert deve essere evocativo, un attimo di piacere e di autogratificazione. Per questo il dolce deve essere: leggero, delicato ed emozionante; ma deve essere soprattutto in linea con la proposta del locale.

Alla fine quello che conta è sempre l’identità che si vuole dare alla propria attività. Attorno a questa va costruito il menù, selezionati i prodotti e individuate le proposte, sempre all’insegna di quell’invisibile filo rosso, pensiero e filosofia, che il cliente deve trovare in ogni particolare dell’esperienza che gli viene proposta attraverso il menù, la location e il cibo.

Inoltre, il menù dei dolci dovrebbe essere separato da quello salato o del pasto in modo da dargli ulteriore spazio e visibilità, magari con la proposta vino in abbinamento o, per chi desidera, qualcosa di particolare e di tendenza, con gli spirits.

Perché mettere in carta il dessert monoporzione?

Essenzialmente per tre ragioni: perché si tratta di pasticceria vera e propria, che consente di fare preparazioni speciali, anche senza glutine, latticini e uovo in modo da accontentare tutti i gusti; perché è facilmente gestibile nei numeri e nel servizio dei ristoranti; perché è facilmente consumabile anche per aperitivi in piedi o come stuzzichino nei bistrò o bar che intendono spingersi verso la ristorazione per ampliare la loro offerta.

C’è infine una quarta ragione collegata allo scontrino del cliente. Il dolce è infatti in grado di aumentare lo scontrino medio ed ha un buon margine in termini di food cost.

Sei alla ricerca di un’ispirazione?

Affidati ai servizi di consulenza Ho.Re.Ca. di Palagurmé!