
Siamo soliti abbinare il vino al cibo, ma l’accostamento con un cocktail se messo nelle mani di un esperto può essere una nuova esperienza sensoriale in grado di esaltare i sapori proprio per i suoi componenti. Da questo incontro nasce il food paring capace di abbinare la molecola alimentare al mix del cocktail secondo contrasti o similitudini.
Nascono così contaminazioni di grande effetto che segnano nuove tendenze del bere bene e mangiare con gusto. Spazio dunque sempre più ampio alle nuove esperienze che si possono vivere abbinando cocktail ed alimenti. Si aprono in questo frangente nuove opportunità per i bartender che vogliono proporre nel proprio locale qualcosa di diverso. Tendenze talvolta poco conosciute, ma diffuse all’estero che consentono di dar vita a nuovi abbinamenti ed equilibri. Il cocktail infatti è un insieme di diversi componenti che sono in grado di dare vita ad esperienze di differente impatto rispetto ad un vino e ad un distillato, creando nuove occasioni per i locali che vogliono offrire un aperitivo, una cena o un dopocena alternativo ai propri clienti.
I drink possono dare oggi nuove emozioni e non sono solo una moda da conoscere per dare una marcia in più al proprio locale, ma anche un modo per trasmettere una unicità ai clienti capace anche di avvicinali. Conoscere i propri clienti è importante, sempre più millennials alla ricerca di qualcosa di nuovo ed unico da condividere con gli amici per una serata diversa in cui l’accostamento tra il bere e il mangiare è frutto di un criterio, un ragionamento, ma rappresenta soprattutto una nuova possibilità. Un esempio? Un whisky sour abbinato ad un salame, per dare spazio a nuove esperienze sensoriali di profumo e gusto.
Tanti altre informazioni su aromi e sapori per ampliare l’offerta del proprio locale sono dati ai corsi di mixology. Per informazioni: info@palagurme.it.